COVID 19: se l’Occidente ha paura, allora l’Africa… ?


COVID 19: se l’Occidente ha paura, allora l’Africa…

Dal sito globalparliamentofmayors.org

“Un’incombente epidemia di COVID-19 in Africa rappresenta una minaccia mortale. Ciò è particolarmente vero nelle aree urbane densamente popolate con limitate opportunità di distanziamento sociale, scarsi sistemi di base per supportare l’igiene e i servizi igienico-sanitari e comparativamente pochi ospedali traumatologici di primo livello o strutture sanitarie in grado di fornire supporto respiratorio. Due casi COVID-19 sono stati diagnosticati nel continente e sono in corso test per altri casi potenziali.”

Così si legge nel post del sito fonte, ma evidenziando a priori che, comunque, l’Africa parte non svantaggiata, considerando 20 anni di lotta contro malaria, HIV, TB, poliomielite (e ora Ebola, per cui esiste un vaccino), COVID-19 è una malattia causata da un virus respiratorio facilmente trasmesso, SARS-CoV-2, senza vaccino attuale, trattamento approvato o cura.

Ma continua con una nota di naturale preoccupazione:

“I modelli matematici e l’esperienza di altri paesi suggeriscono gravi perdite di vite umane nel continente africano a causa di COVID-19.

Ciò è particolarmente probabile in quei paesi con sistemi sanitari più deboli e, a breve termine, quelli con il più alto rischio di importazione del virus da province fortemente colpite in Cina.”

“Tuttavia, a differenza di malaria, HIV, TB, poliomielite (e ora Ebola, per cui esiste un vaccino), COVID-19 è una malattia causata da un virus respiratorio facilmente trasmesso, SARS-CoV-2, senza vaccino attuale, trattamento approvato o cura. I modelli matematici e l’esperienza della Cina e di altri paesi con nuovi casi suggeriscono una grave perdita potenziale di vita nel continente africano a causa di COVID-19.

Ciò è particolarmente probabile in quei paesi con sistemi sanitari più deboli e, a breve termine, quelli con il più alto rischio di importazione del virus da province fortemente colpite in Cina.

Supportare più di una singola malattia: i membri sieropositivi di un gruppo di auto-aiuto si incontrano a Michelo, Zambia il 23 febbraio 2015, in un progetto che offre supporto per il trattamento dell'HIV e assistenza in agricoltura. REUTERS / Darrin Zammit Lupi

Supportare più di una singola malattia: i membri sieropositivi di un gruppo di auto-aiuto si incontrano a Michelo, Zambia il 23 febbraio 2015, in un progetto che offre supporto per il trattamento dell’HIV e assistenza in agricoltura. REUTERS / Darrin Zammit Lupi

crediti fonte notizia:

“Il successo contro il coronavirus richiederà la leadership nazionale, l’impegno dei soccorritori locali e una forte cooperazione con le ONG”
di Charles Holmes Matthew Boyce Rebecca Katz , 27 febbraio 2020

 

 

 

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