I nostri governanti politici hanno dichiarato il loro reddito pubblicamente.


Sono stati pubblicati sul sito del governo tutti i
dati della situazione patrimoniale dei vertici della Presidenza del
Consiglio.
 
Enrico Letta ha presentato nel 2013 (anno fiscale 2012) una dichiarazione dei redditi dal carattere francescano.
Il premier vanta un imponibile di 123,893 euro.
 Angelino Alfano. L’imponibile del ministro dell’Interno per il 2012 è di 105,186 euro. 
  Filippo Patroni Griffi: 331,627 euro di imponibile.
  Dario Franceschini vanta un imponibile di 187,426.
 Enzo Moavero Milanesi vanta un imponibile di 186.735.
  Gaetano Quagliariello ha un imponibile di 87.563.
 Graziano Delrio, ministro delle regioni, dichiara 97.492.
 Carlo Trigilia      imponibile 2012:             179.025.
 Michaela Biancofiore –  circa 100.000.
  Gianfranco Miccichè  – circa 150.000.
 Anna Maria Cancellieri –  319.170.
 Enrico Giovannini vanta un reddito di di 297.729 euro
  Maurizio Lupi di 282.499 euro
  Fabrizio Saccomanni con 195.255
  Emma Bonino con 177.077 euro.
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La lista continua ed è visibile sul sito del governo, ma noi ci soffermiamo qua!

Non vogliamo farci ancora male a vedere certe cifre, in quanto la nera realtà ci riporta a quello che è un reddito medio di un lavoratore di base, esso sia operaio, o macchinista, o autista, muratore, postino, ambulante, dipendente statale e affini, metalmeccanici,operatori ecologici,infermieri,call center, e tante altre categorie che compongono il vero strato sociale di questo nostro paese, un reddito, dicevamo, che è almeno , in media, inferiore a 10 volte di uno qualsiasi della lista sopra!
Costatazione semplice, direte voi, ma la cosa che forse ad alcuni puo’ sfuggire è che con questa differenza media che è di 10 volte, ci salveremmo l’Italia tutta e anche di più, (si ci riferisce agli immigrati che scappano da paesi in guerra o fame o altra miseria).
Si potrebbe far crescere non una famiglia ma 10 famiglie!
Si ci potrebbe comprare 10 case per 10 famiglie e non 10 per una persona!
Si ci potrebbe crescere e sfamare 10  o  20 o  per chi è più virtuoso 30 figli belli e felici!
Quante cose potrebbero farsi se la ricchezza fosse più equa, più spalmata, meglio redistribuita!
Ma il benessere collettivo è una cosa ed il benessere individuale è un’altra!
Il primo se non c’è la compartecipazione della società tutta a tutelare questo diritto, esso  viene meno!
Il secondo è l’appagamento dei bisogni primari, secondari, terzi, quarti fino all’infinito!
Il benessere individuale materiale non ha limiti nella fantasia umana, e viene estremizzata in maniera abnorme proprio per il fatto che si tende a soddisfare solo se stessi e nessun altro!
Ma esiste un collettivo che è la società degli individui, che tendono ad aggregarsi, aiutarsi, collaborare, sostenersi, creando insieme i cosidetti beni pubblici collettivi  essenziali a cui tutti possono accedere, adifferenza del benessere individuale a cui può accedere solo chi ne è in possesso!
La redistribuzione della ricchezza è un argomento non più di proprietà esclusiva delle rivendicazioni  comuniste,proletarie del passato!
Adesso più che mai è una realtà di fatto sotto gli occhi di tutti che c’è chi ha esageratamente troppo e chi invece muore letteralmente di fame!
Non stupitevi se i movimenti nascono, spuntano dal nulla, crescono, è un fattore fisiologico e di sopravvivenza umana!
“Noi non moriremo per voi!”
staff-comotvfree
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