VENTO FINO A 60 KM/h anche a Como!


Anche a Como il vento a fatto la sua parte, per tutta la notte tra il 10 e l’11 novembre 2013! Questo vento che scende dalle alpi, e che in val padana ha ragiunto picchi di velocità oltre i 60 km/h!
A Como ne hanno fatto la spesa vecchi alberi, tegole malmesse o vetuste, indicazioni stradali e pubblicitarie, vasi di fiori e piante, cumuli di fogle nei vani scala, insomma una bella razzolata!
Gli unici a guadagnarci sono i nostri polmoni er non è poco, ma se la messa in sicurezza di tante cose che compongono l’arredo urbano ed exstra urbano fosse una cosa finalmente realizzata e semplicemente per coscienza, ed invece non l’ho è, tutto questo paesaggio devastato e caotico si potrebbe evitare!

 La cura degli alberi, delle siepi, dei muri di cinta, dei canalini e canaloni, dei tetti, sono cose di ordinaria amministrazione in paesi civili che hanno rispetto di se stessi e di tutta la collettività, si pensa agli anziani, i bambini, e i diversamente abili e a chi opera sulle strade!
Bisogna prevenire! L’unica cura  è prevenire! Quindi ben venga un piano strategico del territorio in tutti i suoi aspetti, con nuove carte particolareggiate inerenti effettivamente alla effettiva ed attuale orografia del territorio, una vigilanza delle case, dei tetti, dei balconi, specialmente quelli secolari ed a Como c’è ne sono!
Insomma, una seria rianalisi del territorio e delle infrastrutture della collettivita’!

 Como non deve essere abbandonata a se stessa, sia come città che come territorio, primo fra tutti il paesaggio lagunare, con i suoi boschi che si sviluppano sui lati, ricchi di torrenti, ruscelli e tanta terra!
Una terra però che con il passare degli anni sta perdendo sempre più il proprio assetto di sicurezza, vuoi per le forti pioggie degli ultimi anni, vuoi per la inesorabbile corrosione naturale dovuta dalle acque, dal vento e dagli sbalzi termici, vuoi per lo sfruttamento un pò allegro del territorio, tipo micro disboscamenti privati, o gettate di cemento ulteriori in zone ormai sull’orlo della sopportazione del cosidetto carico di sicurezza o megli di tenunta del terreno!

I piani regolatori che gestiscono tutti questi aspetti in che mani sono?
 Forse a dei ciechi e sordi? 
Oppure qui, nel profondo nord, sta nascendo o è già nata una cultura furbesca dei palazzinari che da sempre, in tutta Italia, ci hanno fottuto sotto il naso il nostro territorio?
Ma i cittadini dove sono?

 
VENTO A COMO!

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