India: Vince l’unità dei contadini e dei lavoratori!(new video Manu Chao)

Dalla descrizione del video di Manu Chao

Buone notizie dall’India!!!! Viva l’unità dei contadini e dei lavoratori! Kisaan mazdoor ekta zindabad! Grande vittoria per gli agricoltori indiani dopo più di 1 anno di lotte e sacrifici per abrogare le leggi nere e fermare l’ulteriore privatizzazione della terra e dell’agricoltura! Semi di libertà e speranza! Niente più arresti! Mai più suicidi di contadini! perché NESSUN AGRICOLTORE NESSUN CIBO! “
Qui il video & link video!

 

Per approfondimento: (fonte)

Gli agricoltori indiani stanno affrontando la crisi acuta delle aree rurali devastate e combattono da decenni il controllo aziendale dell’agricoltura. Combattere avvoltoi imperialisti e governi arrendevoli. Combattere i grandi monopoli agricoli che controllano i semi, gli attrezzi, i pesticidi, i fertilizzanti e modellano le politiche antipopolari. Hanno dovuto affrontare la devastazione della produttività della terra, l’inquinamento dell’acqua, dell’aria, i raccolti insufficienti, aggravati dalla crisi climatica. Sono stati spinti a debiti insostenibili, sono stati spinti ai suicidi, ogni 15 minuti ogni giorno per 20 anni. Nel settembre 2020, sotto la copertura di Covid, quindi le persone non possono protestare, il governo indiano ha approvato 3 leggi che hanno minacciato i contadini di ulteriori espropriazioni. Avrebbe spianato la strada all’abolizione del prezzo minimo di sostegno (MSP) imposto dal governo, un prezzo garantito su alcuni raccolti, e li avrebbe lasciati alla mercé delle grandi aziende. Una legge ha cercato di abolire i limiti all’accaparramento, che colpirebbero direttamente il sistema di distribuzione pubblica (PDS), un attacco diretto alla sussistenza delle sezioni lavoratrici. Gli agricoltori se ne sono accorti immediatamente. Hanno protestato contro queste leggi nere con una lotta senza precedenti, a partire dal Punjab. Donne, giovani e anziani hanno sfidato barricate, trincee, arresti e repressione della polizia per raggiungere i confini della capitale Delhi. Migliaia di agricoltori dei vicini stati di Haryana, Uttar Pradesh, Rajasthan si sono uniti. Da tutta l’India hanno dato solidarietà. Sorsero tendopoli di 20 km. Vivevano per strada, sopravvivendo con cucine comunitarie gestite collettivamente e strutture sanitarie. Nessun politico elettorale poteva parlare dai palcoscenici. Solo i rappresentanti del popolo potevano prendere decisioni collettive. C’erano 700 martiri. Coloro che sono stati estromessi da tutti i processi politici, affermati attraverso i loro corpi e il loro lavoro, i loro sé luminosi viventi in lotta. Molti cantanti, poeti e artisti di teatro si unirono ai contadini e nella loro strenua lotta per soddisfare tutte le richieste. Mantennero la loro posizione con dignità materiale e morale. Le solidarietà sono state rafforzate e apprese. Abbiamo imparato di nuovo come portare i nostri corpi nella luce! Evviva le buone notizie dall’India!)!

note blog:

Alle volte l’unico compito di un blogger è solo quello di copia/incolla per diffondere il più possibile quelle che sono le spinte positive della nostra umanità globale! E’ come un

                                                                                                                                                   “Auguri a tutti!”

 

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